Serenoa Repens - APPR
SERENOA REPENS
Funzionalità della prostata e funzionalità delle vie urinarie
Ministero della Salute (decreto 9 luglio 2012, aggiornato con decreto 27 Marzo 2014)
La Serenoa repens (sinonimo di Sabal serrulata) è una pianta diffusa negli Stati Uniti, nel Sud-Europa e nel Nord-Africa. È una piccola palma con foglie costituite da oltre 20 segmenti. È considerata una pianta abbastanza sicura con pochi e rari effetti collaterali (1, 2). Studi in vitro e sugli animali hanno dimostrato che questa pianta svolge una potente azione antiandrogenica, principalmente grazie alla sua componente fitosterolica e alla presenza di acidi grassi. L’estratto lipofilico (85-95 % di acidi grassi e steroli) delle bacche di Serenoa repens è utilizzato come coadiuvante nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna allo stadio I e II e dei sintomi ad essa associati (3). I dati di una metanalisi dei risultati dei trials clinici effettuati per verificare l’efficacia della Serenoa repens nel trattamento della ipertrofia prostatica benigna dimostrano che esiste un effettivo miglioramento della pollachiuria e della nicturia nei pazienti che la assumono rispetto ai gruppi di pazienti trattati con placebo (4). Sono state dimostrate diverse attività farmacologiche che possono ricondurre al complesso meccanismo di azione della Serenoa repens: inibizione dell’attività dell’enzima 5-alfa-reduttasi (5), antagonismo nei confronti del recettore alfa-1-adrenergico (6), blocco dei recettori intraprostatici per gli androgeni (interferisce con il legame del diidrotestosterone con il recettore citosolico).
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La Serenoa repens contiene composti ad attività anti-androgenica che sono presenti nella componente lipofila della droga: le sostanze considerate farmacologicamente attive sono i fitosteroli e gli acidi grassi.
IMPORTANTE: PER LA SUA EFFICACIA UTILIZZARE ESTRATTI AD ALTA TITOLAZIONE
L’attività antiproliferativa della Serenoa potrebbe essere dovuta ad un’induzione dell’apoptosi: da studi condotti in vitro si è scoperto che la Serenoa inibisce l’enzima 5-riduttasi, con conseguente blocco della conversione di testosterone in DHT (principale fattore responsabile della crescita della prostata). Oltre ciò altri possibili meccanismi che possono essere in grado di spiegare l’efficacia terapeutica della Serenoa sono i suoi possibili effetti antinfiammatori (attraverso l’inibizione degli enzimi ciclossigenasi e 5-lipossigenasi nonché del TNF-e dell’interleuchina-1) e l’attività spasmolitica sui muscoli delle vie urinarie, che si esercita bloccando i canali del calcio e svolgendo un’azione antagonistica sui recettori-adrenergici.
La Commissione tedesca riporta che la Serenoa può essere in grado di risolvere i problemi urinari associati agli stadi I e II della IPB. Gli Autori di una recente revisione sistematica (Wilt e coll. 2002 Cochrane Database Syst Rev 3:CD001423) hanno analizzato 21 studi clinici randomizzati controllati (di cui 18 in doppio cieco), per un totale di 3139 soggetti affetti da IPB. I pazienti in quasi tutti i casi hanno assunto per os un dosaggio giornaliero di 320 mg di un estratto liposterolico per un periodo compreso tra le 4 e le 48 settimane. Dall’analisi degli studi clinici, gli Autori hanno tratto le seguenti conclusioni: 1) la Serenoa è superiore al placebo 2) la Serenoa è efficace quanto la Finasteride nel ridurre la sintomatologia tipica dell’Ipertrofia Prostatica Benigna (riduzione della necessità di alzarsi più volte durante il riposo notturno per lo stimolo minzionale “nicturia”, riduzione dell’urina residua e aumento del flusso urinario). È importante sottolineare che la Serenoa risolve la sintomatologia, senza causare diminuzione nelle dimensioni della prostata.
MECCANISMO D’AZIONE SULLA PROSTATA
Numerosi esperimenti in vivo ed in vitro hanno dimostrato che la Serenoa repens è in grado di agire a 3 livelli contemporaneamente:
1. Attraverso l’inibizione dell’enzima responsabile della conversione del colesterolo in Diidrocolesterolo, impedisce che tale conversione avvenga;
2. Ostacola il legame tra questa molecola e il suo recettore;
3. Blocca la riduzione del diidrocolesterolo a un metabolita implicato nell’ipertrofia prostatica.
Il meccanismo d’azione anti-androgenico si esplica soprattutto per inibizione dell’enzima 5-alfa-reduttasi, che catalizza la trasformazione del testosterone a diidrotestosterone. Questo effetto antiandrogenico avviene selettivamente nel tessuto prostatico, senza influenzare le concentrazioni di testosterone, LH ed FSH nel plasma e senza disturbare il sistema degli ormoni sessuali. L’estratto lipido sterolico della Serenoa repens, grazie alla sua composizione e contenuto in acidi grassi tra cui l’acido laurico, l’acido miristico e uno sterolo vegetale chiamato beta sitosterolo, possiede un’importante azione antiandrogena selettiva che si esplica principalmente attraverso l’inibizione, di entrambe le isoforme I e II, della 5-alfa reduttasi (5AR) enzima chiave nel processo di trasformazione del testosterone in diidrotestosterone (DHT).
Il diidrotestosterone è l’ormone principalmente responsabile dell’accrescimento della prostata e della comparsa dell’alopecia androgenetica maschile.
Evidenze scientifiche hanno rivelato che l’acido laurico e l’acido miristico, sono anche in grado di interagire direttamente con il testosterone formando degli esteri di questo ormone che così non è più convertibile in DHT. Studi su modelli animali hanno invece evidenziato che il beta-sitosterolo limita la biodisponibilità del colesterolo e quindi la sintesi del testosterone, substrato della 5-alfa reduttasi, nella prostata e nel follicolo capillare. Numerosi studi clinici hanno poi confermato l’efficacia di questo sterolo vegetale nel migliorare il benessere di prostata e capelli nell’uomo. Infine, ulteriori studi hanno evidenziato che l’estratto di Serenoa repens possiede un’azione inibitoria nei confronti di fattori di crescita responsabili della proliferazione cellulare e del processo infiammatorio alla base dell’ipertrofia prostatica benigna e dell’alopecia androgenetica maschile.<7p>
Uno studio in vitro ha valutato la produzione ormonale di cellule epiteliali e di fibroblasti prelevati da tessuti umani prostatici in ipertrofia benigna o in degenerazione carcinomatosa. Si è visto che in entrambe le linee cellulari vi era una massiccia produzione di androstenedione (80% del totale) ma una bassa sintesi di diidrotestosterone (dal 5 al 10% del totale). La finasteride era in grado di inibire, nelle cellule suddette, la produzione di diidrotestosterone ma influenzava poco quella di androstenedione, mentre l’estratto di Serenoa agiva inibendo la produzione di entrambi questi ormoni. Si è anche visto che l’estratto di serenoa è in grado di inibire, in vitro, gli effetti della prolattina sulla conduttanza del potassio, sulla protein chinasi C e sulle concentrazioni intracellulari di Ca+ in cellule ovariche di hamster. Ciò potrebbe significare che questa droga sarebbe capace di inibire la proliferazione del tessuto prostatico indotta dalla prolattina. Un gruppo di ratti veniva reso iperprolattinemico tramite la somministrazione di sulpiride per 30 giorni, e questo aumentava il volume e il peso della ghiandola prostatica, con ipertrofia soprattutto nel lobo laterale. La somministrazione di finasteride era incapace di opporsi agli effetti della prolattina sulla prostata, mentre l’estratto lipido sterolico di serenoa limitava significativamente l’effetto trofico dell’ormone suddetto sul tessuto prostatico. Inoltre l’estratto di serenoa riduce in modo statisticamente significativo i livelli dell’Epidermal growth factor (EGF) nel tessuto prostatico di pazienti portatori di iperplasia prostatica benigna. Ciò indica che l’estratto di Serenoa può inibire la crescita delle cellule prostatiche epiteliali indotta da fattori di crescita. Una meta-analisi di 18 studi, che comprendeva 2900 pazienti che avevano assunto Serenoa, anche in formulazione, ha mostrato un significativo miglioramento nel punteggio dei sintomi, nel picco del tasso del flusso e della nicturia, rispetto ai soggetti placebo. La somministrazione di Serenoa (160 mg/die di estratto per 1-3 mesi) ha prodotto miglioramenti in sintomi quali disuria, frequenza e nocturia, riducendo i punteggi dei sintomi urinari e aumentando il flusso urinario. L’estratto di Serenoa, inoltre, non influenzando il volume prostatico e/o i livelli di PSA, un marker del tumore della prostata, sembra escludere il rischio di mascheramento dei tumori.
I risultati ottenuti con trattamenti a base di Serenoa si paragonano favorevolmente con quelli ottenuti con le terapie convenzionali, con scarsi effetti collaterali (Wilt T, et al. 2002).
STUDI CLINICI
Uno studio clinico randomizzato ha valutato l’efficacia dell’estratto di Serenoa nell’Ipertrofia Prostatica. Sono stati infatti arruolati 50 pazienti affetti da ipertrofia prostatica benigna (IPB), con un punteggio di almeno 10 p. ti all’International prostate symptom (IPSS), che ricevevano per os 320 mg/die di estratto di Serenoa o un placebo per 6 mesi. La valutazione dei risultati è stata fatta misurando il flusso urinario massimo, il residuo vescicale postminzionale e il PSA pre e post terapia. Al termine dello studio i pazienti del gruppo Serenoa avevano un calo del punteggio IPSS da 19,5 a 12,5 (p<0,001). Nel 30% dei pazienti del gruppo Serenoa dopo 3 mesi e nel 46% di essi dopo 6 mesi, si è potuto rilevare un miglioramento nei sintomi propri della patologia, pari o superiore al 50% mentre non si notavano modificazioni statisticamente significative nel flusso urinario massimo, nel residuo vescicale postminzionale e nel PSA. Non sono stati registrati rilevanti effetti collaterali. (Gerber G.S. Saw palmetto for the treatment of men with lower urinary tract symptoms. J. Urol. 163, 1408-1412, 2000).
Un ulteriore studio clinico controllato ha valutato l’effetto della Serenoa in pazienti affetti da ipertrofia prostatica benigna (IPB). Sono stati arruolati 155 pazienti a cui sono stati somministrati per os 160 mg due volte al giorno (320 mg/die) di estratto lipido sterolico di serenoa per 24 mesi, valutando: punteggio dell’International prostate symptom score (IPSS), qualità di vita e funzionalità sessuale dei partecipanti a distanza di 6, 12, 18 e 24 mesi Gli eventuali eventi avversi erano registrati ogni 3 mesi. Ad ogni singolo step di valutazione e al termine della sperimentazione è stato riscontrato un miglioramento statisticamente significativo dell’IPSS, della qualità di vita, del flusso urinario massimo e del volume della prostata. L’attività sessuale dei pazienti è restata immodificata. Non sono state registrate alterazioni sensibili del PSA e degli ormoni sessuali maschili. Dei 155 pazienti arruolati, solo 10 hanno avuto lievi effetti avversi, consistenti in moderati disturbi gastrointestinali. I dati di questo studio dimostrano l’efficacia e la tollerabilità dell’estratto lipido sterolico di Serenoa a lungo termine (Pytel Y.A. et al. Long-term clinical and biologic effects of the lipidosterolic extract of Serenoa repens in patients with symptomatic benign prostatic hyperplasia. Adv Ther 19(6):297-306, 2002.)
Serenoa Repens versus farmaci antiprostatici
- Uno studio ha messo a confronto la Serenoa con il Tamsulosin per 1 anno. Dopo il periodo di trattamento, i sintomi dei pazienti dei 2 gruppi sono migliorati e i punteggi del PSA sono rimasti stabili. Tuttavia, le dimensioni della prostata sono diminuite solo nel gruppo che aveva assunto Serenoa mentre nel gruppo che aveva assunto Tamsulosin erano più frequenti le disfunzioni sessuali. Complessivamente, la Serenoa ha prodotto una risposta superiore dopo solo 3 mesi di trattamento (Debruyne F, et al. 2002).
- Un altro studio clinico ha valutato l’effetto dell’estratto di Serenoa a confronto della Finasteride sui livelli androgenici nel tessuto prostatico umano e sul suo aspetto istologico. I partecipanti allo studio hanno assunto per os in parte un placebo, in parte la finasteride e in parte l’estratto di serenoa per un periodo di 6 mesi, con l’effettuazione di una biopsia prostatica pre terapia e al termine della stessa. Si è visto che nel gruppo Finasteride i livelli di diidrotestosterone (DHT) pre terapia erano di 5,01 ng/ml., che si riducevano a 1,05 ng/ml. al termine della sperimentazione(p<0,01) mentre quelli di testosterone erano di 1,51 ng/ml pre terapia e di 3,63 al termine della stessa. Nel gruppo che aveva assunto invece Serenoa i livelli di DHT erano di 6,49 ng/ml pre terapia e 4,4 ng/ml al termine di essa (p< 0,005). Nel gruppo che aveva assunto solamente placebo i livelli degli androgeni non subivano modificazioni apprezzabili (Marks L.S. et al. Tissue effects of saw palmetto and finasteride: use of biopsy cores for in situ quantification of prostatic androgens. Urology 257, 999-1005, 2001.)
- Alcuni studi che hanno messo a confronto gli effetti della Serenoa Repens, un placebo e la finasteride hanno mostrato nella Serenoa, rispetto al placebo, la capacità di ridurre la nicturia (necessità di alzarsi più volte durante il riposo notturno per dar sfogo al ripetuto stimolo minzionale) e il senso di pesantezza pelvica. Rispetto alla finasteride si sono ottenuti inoltre, con la Serenoa, miglioramenti simili nella sintomatologia e nel flusso di urina, con effetti collaterali minori e ridotte disfunzioni dell’erezione.
Metanalisi
Da una metanalisi clinica (Wilt T. et al. Serenoa repens for benign prostatic hyperplasia. Cochrane Database Syst Rev (3):CD001423, 2002 che ha analizzato un totale di 21 studi clinici controllati, che hanno coinvolto in tutto 3139 pazienti e la cui durata andava da un minimo di 1 mese ad un massimo di 1 anno, gli Autori hanno potuto trarre le seguenti conclusioni:
- L’estratto lipido sterolico di Serenoa è più efficace del placebo nel ridurre i sintomi tipici dell’Ipertrofia Prostatica Benigna riduzione della necessità di alzarsi più volte durante il riposo notturno per lo stimolo minzionale “nicturia”, riduzione dell’urina residua e aumento del flusso. Le differenze medie pesate (WMD) per il punteggio dei sintomi urinari erano -1.41 punti (range della scala 0-19), (95% CI = -2.52, -0.30, n = 1 studio) e il risk ratio (RR) per il miglioramento valutato dai pazienti era 1.76 (95%CI = 1.21, 2.54, n = 6 studi). Il WMD per la nicturia era -0.76 volte per sera (95% CI = -1.22, -0.32; n = 10 studi). Il WMD per il picco urinario Massimo era 1.86 ml/sec (95% CI = 0.60, 3.12, n = 9 studi).
- La Sereno comparata con la Finasteride, ha apportato simili miglioramenti nei punteggi per i sintomi urinari (WMD = 0.37 IPSS punti (scale range 0-35), 95%CI = -0.45, 1.19, n = 2 studi) e per il picco urinario massimo (WMD = -0.74 ml/sec, 95%CI = -1.66, 0.18, n = 2 studi). Per quanto riguarda l’abbandono dello studio in seguito all’insorgenza di effetti avversi è stato del 7% per la Serenoa e del 9% per la Finasteride.
Gli Autori che hanno condotto tale metanalisi, hanno quindi potuto concludere che l’efficacia clinica dell’estratto lipido sterolico di serenoa è simile a quella della Fnasteride, con una tollerabilità leggermente migliore rispetto alla Finasteride stessa.
Data la mancanza di studi al riguardo, l’assunzione della Serenoa repens per usi diversi dal trattamento della ipertrofia prostatica benigna dovrebbe essere sconsigliato nelle donne in gravidanza, in quelle che allattano o che intendono concepire
Articolo in Italiano 2010 Jan-Mar;77(1):43-51.
Associazione Serenoa Repens, Urtica Dioica e Pinus Pinaster nel trattamento delle infiammazioni del basso tratto urinario
Pavone C1, Abbadessa D, Tarantino ML, Oxenius I, Laganà A, Lupo A, Rinella M.
INTRODUZIONE:
La Serenoa repens (saw palmetto) è stata impiegata per il trattamento dei sintomi del basso tratto urinario (LUTS) per diversi anni. Il suo meccanismo d’azione si ritiene sia dovuto alle sue proprietà antiandrogene, antiproliferative e antinfiammatorie. In questi ultimi anni è stata proposta l’associazione di Serenoa Repens, Urtica dioica (che mostrato avere attività antiproliferativa) ed il Pinus pinaster (che ha mostrando attività antinfiammatoria. Tale azione si auspica possa esser utile non solo riducendo le LUTS ma anche impedendo lo sviluppo del cancro alla prostata.
MATERIALI E METODI:
Nel corso degli anni 2007 e 2008, 320 pazienti affetti da LUTS sono stati trattati con una associazione di Serenoa repens 320 mg, 120 mg Urtica dioica e Pinus pinaster 5 mg, di nome IPB-TRE. Questo trattamento è stato somministrato a tutti i pazienti per una durata minima di 30 giorni ad un massimo di un anno, da solo o in associazione con antibiotici o alfa-bloccanti, se necessario. L’Analisi Esito si è basata su una valutazione dei sintomi, il volume della prostata e portata massima (Qmax).
RISULTATI:
Da un’attenta analisi dei dati raccolti nel nostro database, le seguenti osservazioni sono state effettuate le seguenti osservazioni: età varia tra i 19 e 78 anni. I pazienti erano affetti da BPH nel 46% dei casi, da prostatite cronica nel 43%, dolore pelvico cronico-genitale nel 7% e altre condizioni a 4%, il numero totale di pazienti arruolati è stato rispettivamente di 147, 138, 22 e 7. Nessun effetto collaterale indesiderato è stato riportato in alcun caso. Le variazioni di punteggio dei sintomi possono essere pienamente valutate solo in 80 dei 320 pazienti (25%), di cui 68 (85%) hanno riportato un beneficio significativo, con particolare riferimento ad un miglioramento del dolore, urgenza, nicturia e stranguria. I dati sulle variazioni di volume della prostata, come misurato da esplorazione rettale, erano disponibili in 84 (26,5%) pazienti. Nessun cambiamento significativo è stato osservato. Qmax dopo il trattamento è stata misurata in 83 (26%) pazienti. Esso non mostra variazioni significative rispetto ai valori iniziali.
DISCUSSIONE:
L’associazione testata nel nostro studio è risultata essere sicura e ben tollerata. Non sono stati osservati cambiamenti nella portata e il volume della prostata, ma una marcata riduzione dei LUTS è stata osservata nel 85% dei casi valutabili, soprattutto per quanto riguarda il dolore ed i sintomi irritativi. Si ritiene utile testare l’efficacia di tale associazione nella prevenzione del cancro della prostata, in studi futuri.
Articolo in inglese: Urology. 2010 Jan-Mar;77(1):43-51.
Associating Serenoa repens, Urtica dioica and Pinus pinaster. Safety and efficacy in the treatment of lower urinary tract symptoms.Prospective study on 320 patients
Pavone C1, Abbadessa D, Tarantino ML, Oxenius I, Laganà A, Lupo A, Rinella M.
Abstract
INTRODUCTION:
Serenoa repens (saw palmetto) has been employed for the treatment of lower urinary tract symptoms (LUTS) for several years. Its mechanism of action is believed to be due to antiandrogenic, antiproliferative and antinflammatory properties. An association of Serenoa with the nettle “Urtica dioica” showing antiproliferative activity and the pine “Pinus pinaster” derivative, showing antinflammatory action, has been proposed in recent years. Such an action is hoped to act not only by reducing LUTS but also by preventing the development of prostate cancer.
MATERIAL AND METHODS:
During the years 2007 and 2008, 320 patients suffering from LUTS were treated with an association of Serenoa repens 320 mg, Urtica dioica 120 mg and Pinus pinaster 5 mg, named IPBTRE. This treatment was administered to all patients for a minimal duration of 30 days to a maximum of a year, either alone or in association with antibiotics or alpha-blockers, if needed. Outcome analysis was based on evaluation of symptoms, prostate volume and maximum flow rate (Qmax).
RESULTS:
From a careful analysis of the data collected in our database, the following observations can be made: ages varied between 19 and 78 years. The patients were affected by BPH in 46% of cases, chronic prostatitis syndrome in 43%, chronic genital-pelvic pain in 7% and other conditions in 4%, the absolute numbers being 147, 138, 22 and 7 patients, respectively. No untoward side effect was reported in any case. Variations in symptom score could be fully evaluated only in 80 of 320 patients (25%), of whom 68 (85%) reported a significant benefit, with special reference to an improvement of pain, urgency, strangury and nocturia. Data on variations in prostate volume, as measured by digital rectal examination, were available in 84 (26.5%) patients. No significant change was observed. Qmax after treatment was measured in 83 (26%) patients. It did not show significant changes from the initial values.
DISCUSSION:
The association tested in our study appeared to be safe and well tolerated. No changes in flow rate and prostate volume were observed, but a marked reduction of LUTS was observed in 85% of evaluable cases, especially with regard to pain and irritative symptoms. Whether or not such an association may display a prevention of prostate cancer, may be investigated in additional studies.
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Quanto proposto è ad esclusivo scopo informativo e non sostituisce il medico a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute.